Ad maiora: significato dell'espressione di derivazione latina
di Redazione
05/01/2021
Di ad maiora il significato qual è? Ti sarà sicuramente capitato di sentire qualche volta utilizzare questa espressione e ti sarai chiesto di certo quale significato possa avere ad maiora, che è una locuzione latina. Ci sono molte espressioni nella nostra lingua italiana che derivano direttamente dalla lingua latina e che si sono tramandate così intatte nel tempo.
Letteralmente questa espressione significa “verso cose più grandi” e si può tradurre come un complemento di moto a luogo figurato nel significato di “a cose migliori”. In genere si usa l’espressione ad maiora con il significato di augurio, dopo il raggiungimento di un obiettivo, per augurare di raggiungere traguardi più grandi e più importanti.
Ma vediamo in che ambito si usa la locuzione ad maiora e cerchiamo di capire anche alcune tappe importanti che riguardano la storia di questa espressione.
La storia della locuzione latina ad maiora
Ad maiora: il significato quindi lo abbiamo in qualche modo chiarito, ma qual è l’origine vera di questa espressione? In realtà maiora non sarebbe altro che il comparativo plurale neutro dell’aggettivo magnus. Anche gli antichi romani lo utilizzavano con la stessa funzione in cui noi oggi lo usiamo. Spesso gli antichi romani utilizzavano l’espressione ad maiora con il significato di ad maiora semper. È una vera e propria variante che ha lo stesso significato, ovvero vuol dire “a cose migliori sempre”.In che contesto si usa
L’espressione ad maiora con il significato che abbiamo visto si può utilizzare in campo lavorativo come augurio per esempio per una promozione ottenuta. Spesso viene utilizzata in ambito scolastico, per il conseguimento di un titolo di studio o per aver superato un esame. La locuzione in questione può essere utilizzata nell’ambito delle relazioni interpersonali, per esempio per una proposta di matrimonio. Ad maiora con il suo significato proprio viene utilizzata in tutte le occasioni in cui è necessario augurare buona fortuna. È un’espressione diffusa molto comunemente nella lingua sia italiana che in quelle derivate dal latino.Due casi particolari di ad maiora
Ci sono due casi particolari in cui l’espressione ad maiora viene utilizzata. Possiamo dire che anche questi casi rappresentano delle varianti, le quali sono riprese direttamente dalla lingua latina, ma che possono avere un risultato un po’ diverso rispetto all’espressione originaria. La prima locuzione di cui stiamo parlando è “ad maiorem rei memoriam”. Si può tradurre letteralmente con la frase “a più duraturo ricordo della cosa”. Si riferisce di solito alle iscrizioni ed è un augurio che si fa perché l’oggetto dell’iscrizione possa avere un ricordo che dura nel tempo. La seconda espressione è “ad maiorem Dei gloriam”. Si può tradurre letteralmente con “a maggior gloria a Dio”. È un augurio per una maggiore gloria a Dio.Qual è la risposta all’espressione da utilizzare
Quando viene rivolto l’augurio ad maiora o ad maiora semper, che cosa bisognerebbe rispondere? Possiamo dire che non c’è una vera e propria risposta da dare e non necessariamente occorre rispondere a questo tipo di augurio. Si può scegliere di ripetere l’espressione come risposta oppure di aggiungere la parola semper, se come augurio si è utilizzata soltanto l’espressione ad maiora. In questo caso semper agisce come rafforzativo.Articolo Precedente
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