In questo articolo cercheremo di rispondere alle domande frequenti circa le certificazioni linguistiche necessarie per insegnare inglese, distinguendo tra quelle necessarie e quelle che invece, nonostante non siano strettamente richieste, consentono di guadagnare punteggio nell’ambito delle graduatorie e dei concorsi.
CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE E CONCORSI PUBBLICI
Cominciamo con il puntualizzare che per accedere ai concorsi pubblici non è indispensabile avere in mano una certificazione linguistica. E’ vero che oggi per accedere al concorso presso ogni pubblica amministrazione si deve dimostrare un livello di inglese pari a B2, tuttavia ciò non significa che un certificato di livello b2 sia richiesto tra la documentazione o sia un titolo obbligatorio. Il livello B2 viene infatti verificato nell’ambito di prove di preselezione scritte (quindi, altra informazione fondamentale, la preselezione riguarda le capacità ricettive, in particolar modo la reading comprehension).
E’ tuttavia vero che coloro che possono dimostrare un livello B2 o superiore presentando un certificato di livello emesso da uno degli enti accettati dalla pubblica amministrazione, ricevono immediatamente dei punti ulteriori. Il punteggio ovviamente dipende dal ministero (INPS, MIUR e Forze armate, ad esempio, hanno diverse regole per “accreditare” il punteggio alle certificazioni di livello B2, C1 e C2), ma in tutti i casi la presentazione di un certificato di inglese riconosciuto dalla pubblica amministrazione offre un vantaggio nelle graduatorie.
Importante: il possesso di una laurea (e quindi l’esame di idoneità universitario che certifica il livello b1 per una laurea triennale e un B2 per una laurea specialistica) non viene considerato ai sensi del puunteggio. E’ specificatamente richiesta una delle certificazioni che la pubblica amministrazione accetta, ovvero quelle emesse dagli enti certificatori che hanno passato l’iter di riconoscimento.
INSEGNARE INGLESE NELLE SCUOLE PRIMARIE
Il livello di riferimento per insegnare inglese nelle scuole primarie è quello che definiamo “intermedio basso” ovvero B1. Ciò significa che, per avere l’idoneità linguistica per insegnare inglese nelle scuole primarie, è indispensabile avere un riconoscimento ufficiale di livello b1.
Questo si può ottenere in due modi: ci sono dei corsi del MIUR di formazione per i docenti, l’attestato finale è accettato quale certificazione linguistica del livello b1. Si tratta di corsi che normalmente hanno durata triennale e che vengono organizzati dagli uffici scolastici regionali.
In alternativa, si possono presentare certificati di livello B1 emessi dagli enti riconosciuti.
PUNTEGGI MIUR ATTRIBUITI ALLE CERTIFICAZIONI DI INGLESE
Tra i titoli cui viene atribuito punteggio troviamo anche questa voce
Certificazioni linguistiche di livello almeno B2 in lingua straniera conseguite ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 7 marzo 2012, prot. 3889, pubblicato sulla G.U. n. 79 del 3 aprile 2012 ed esclusivamente presso gli Enti ricompresi nell’elenco degli Enti certificatori riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione ai sensi del predetto decreto, per ciascun titolo (è valutato un solo titolo per ciascuna lingua straniera)
- B2 Punti 3
- C1 Punti 4
- C2 Punti 6
Ciò significa che un certificato di inglese può valere fino a 6 punti ed è sicuramente molto importante!
CERTIFICAZIONI DI INGLESE ONLINE
Una delle novità più rilevanti nel panorama delle certificazioni linguistiche sono i certificati di inglese online che si possono dare da remoto quindi senza muoversi da casa. Si tratta di una modalità di esame che è comprensibilmente diventata popolare durante il lockdown del 2020, ma che offre significativi vantaggi anche oggi. Cosa sono le certificazioni online? In primo luogo cominciamo con il dire che sono certificazioni perfettamente valide ai sensi delle graduatorie pubbliche perché emesse da enti accettati, come Labguage cert o Pearson. Quindi, non c’è nessuna differenza in termini di punteggio tra un certificato tradizionale ed uno online.
Si tratta di una tecnologia brevettata che consente ad un online vigilator si osservarvi mentre fate il test da casa, verificando che non stiate copiando. Tramite la piattaforma, si dà l0autorizzazione all’operatore a vigilarvi durante tutta la durata del test tramite la telecamera del pc.
In questo modo l’esame può essere fatto da qualsiasi PC, incluso quello di casa.
Un altro fondamentale vantaggio degli esami online e’ il fatto che possono letteralmente essere prenotati in 3 giorni prima della prova stessa e il risultato via pdf (valido per essere presentato in sede di esame) viene ricevuto via mail in altre 78 ore. Quindi, se lo confrontiamo con i tempi dei certificati classici (oltre 1 mese tra prenotazione dell’esame e ricezione del certificato in PDF, senza contare che si è vincolati a sessioni fisse), il risparmio di tempo è incredibilmente conveniente.
I prezzi, invece, sono sostanzialmente in linea (il prezzo medio di una certificazione B2 si aggira sui 220-250 Euro)