Come comincia la scuola? La data di inizio e le nuove regole

Come comincia la scuola da settembre? Mancano ormai poche settimane all’avvio del nuovo anno scolastico e si discute su diverse tematiche, in un periodo che ancora non ci porta fuori dall’epidemia di coronavirus. Ciò che è certo, secondo le ultime indicazioni ufficiali, è che la scuola ricomincerà a settembre con le lezioni in presenza. Niente didattica a distanza, un tema sul quale si è molto discusso nel corso del precedente anno scolastico. Il Ministero ha voluto fare il possibile per far ripartire le lezioni in presenza in Italia. Ma andiamo con ordine e vediamo come inizierà il nuovo anno scolastico, in base alle regole previste.

Il green pass e la didattica a distanza

Partiamo dalla questione del green pass. Questa certificazione sarà obbligatorio sia per gli insegnanti che per il personale ATA (anche gli studenti universitari dovranno dotarsi del certificato verde). Il personale che non sarà in possesso del green pass verrà considerato come un’assenza ingiustificata. Dopo cinque giorni, in mancanza del certificato verde, scatterà la sospensione, senza lo stipendio. La scuola inizierà in gran parte del nostro Paese (quasi in tutte le regioni) il prossimo 13 settembre. Ovunque le lezioni si terranno in presenza, a prescindere dalla colorazione nella quale si troverà la regione di riferimento, anche se è da dire che per il 13 settembre è poco probabile che ci saranno delle regioni in zona arancione o rossa, considerando che al momento tutto il Paese è in zona bianca. La possibilità della didattica a distanza potrebbe scattare solo in zona rossa o arancione, anche per aree ben determinate o per istituti scolastici singoli. In questi casi anche i presidenti di regione o i sindaci possono disporre le lezioni a distanza, in condizioni eccezionali e di necessità.

Le altre regole da rispettare

Tra le altre regole da rispettare c’è quella che riguarda l’obbligo della mascherina a scuola, che non è obbligatoria per i bambini sotto i 6 anni di età e per gli studenti con patologie o disabilità che non sono compatibili con l’impiego della mascherina stessa. È raccomandato il distanziamento di almeno un metro, che comunque non è obbligatorio. Ovviamente non è possibile accedere negli istituti scolastici nel caso in cui si abbiano sintomi a carico dell’apparato respiratorio o una temperatura superiore ai 37,5 gradi.