Continuano le chiusure delle scuole: il Ministro avrà i dati dei contagi

Sembra proprio che nel nostro Paese sia arrivata la terza ondata dell’epidemia di coronavirus. Siamo nel pieno di una nuova ondata e il comitato tecnico scientifico in questi giorni ha indicato la necessità di mettere in atto nuove misure restrittive in Italia a causa del dilagare dei contagi, anche determinati in molti casi dalle varianti del virus. Si discute di nuove strette specialmente nelle zone rosse del Paese e della possibilità di far entrare un territorio regionale in zona rossa in modo automatico, allo scattare di una determinata soglia di nuovi contagi.

Le scuole devono rimanere aperte?

In molte situazioni i Presidenti delle Regioni stanno attuando delle misure per la sospensione delle attività didattiche in presenza. La situazione insomma non è uniforme in tutto il nostro Paese e gli scienziati si interrogano sulla possibilità che le scuole debbano o meno rimanere aperte. È di poche ore fa l’intervento del professor Galli dell’ospedale Sacco di Milano, il quale ha spiegato che le scuole non sono mai state un ambito sicuro.

In arrivo un tavolo tecnico

L’incertezza però potrebbe presto finire, perché è in previsione la nascita di un tavolo tecnico con le Regioni, il comitato tecnico scientifico e il Ministero dell’Istruzione, attraverso il quale si avranno dei dati ben precisi e aggiornati sui contagi nelle scuole, dati che sembrano preoccupanti anche per il diffondersi delle varianti. In questo modo senza dubbio si potrà avere un quadro completo della situazione della diffusione del virus tra gli insegnanti e gli studenti. Intanto il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, guarda al futuro, specificando che “siamo all’ultima curva” e che bisogna dare il via alla ricostruzione “con la scuola al centro”.