Esami universitari e lauree in presenza: dal Decreto Rilancio 290 milioni
di Redazione
15/05/2020
Esami universitari e lauree a rischio? Non si direbbe proprio, almeno a giudicare dal sistema che le università italiane hanno utilizzato fino a questo momento, per rimediare alla sospensione delle lezioni in presenza e per attenersi alle direttive sulla fase 1 e sulla fase 2 dell'emergenza coronavirus.
Le università italiane che hanno deciso di riaprire
In attesa della valutazione che verrà rilasciata per il mese di settembre, quando si dovrà decidere se riaprire le aule universitarie, diverse università hanno utilizzato il sistema degli esami universitari online. Quindi gli studenti hanno potuto continuare a sostenere le loro prove direttamente attraverso le risorse messe a disposizione dalle tecnologie informatiche. Nel frattempo sono stati riaperti i laboratori, almeno per quanto riguarda il personale docente. Per esempio l'11 maggio l'apertura si è avuta per le Università di Parma, dell'Aquila e dell'Insubria e anche per gli atenei siciliani. Per la didattica le decisioni sembrano più difficili da prendere e intanto si continuano le lezioni online. Nel frattempo il ministro Manfredi ha inviato una direttiva, secondo la quale gli esami e le sedute di laurea potranno ritornare ad essere in presenza già a partire dal mese di luglio.Le risorse stanziate per le università dal Decreto Rilancio
Resta il fatto che c'è preoccupazione per il fatto che l'Italia continui ad avere un numero ancora troppo basso di laureati. Per questo, per ovviare ad una situazione di emergenza come quella che stiamo attraversando, il Decreto Rilancio stabilisce di dare 290 milioni alle università, in modo da avere la disposizione dei fondi per le borse di studio e per ridurre le tasse per gli studenti.Articolo Precedente
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