Immissioni in ruolo: per i precari altra regione e blocco di 5 anni
di Redazione
28/04/2020
Le immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico sono molto attese, soprattutto dai precari che vogliono realizzare il sogno di firmare con la scuola un contratto a tempo indeterminato. Il Ministero ha promesso anche l'emanazione del bando dei concorsi per la scuola, per dare la possibilità di una stabilizzazione sia per i supplenti sia per i giovani aspiranti insegnanti.
Il ricorso alla call veloce
Una novità che riguarda le immissioni in ruolo 2020 è quella che riguarda direttamente i docenti che sono inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e nelle graduatorie dei concorsi del 2016 e del 2018. Infatti questi insegnanti possono presentare la richiesta per entrare di ruolo in territori diversi rispetto a quelli per cui valevano le stesse graduatorie.
Secondo le norme di legge, questi insegnanti che faranno tale richiesta possono scegliere per ogni graduatoria una o più province di una stessa regione. Quindi ci sarebbe la possibilità di essere immessi in ruolo nella scuola anche in regioni differenti da quelle di provenienza, dove magari ci sarebbero più possibilità di posti a disposizione. È risaputo per esempio in questo senso che in alcune regioni del Nord, come la Lombardia o il Piemonte, i posti a disposizione per il ruolo sono molti di più rispetto a quelli delle regioni del Sud.
Il vincolo nella scuola di 5 anni
Ma c'è un altro aspetto che va considerato. Infatti chi chiederà di essere immesso in ruolo per l'anno scolastico 2020-2021 in un'altra regione sarà sottoposto ad un vincolo di permanenza in quella scuola per 5 anni. Prima di 5 anni di effettivo servizio nella scuola di titolarità gli insegnanti non possono chiedere il trasferimento e non possono presentare nemmeno la domanda di assegnazione provvisoria o di utilizzazione.
L'unica eccezione è rappresentata da quegli insegnanti che usufruiscono delle norme relative alla legge 104.
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