Inizio della scuola: i presidi chiedono aperture differenziate

L'inizio della scuola ufficiale, nello specifico nella data unica del 14 settembre stabilita a livello nazionale dal Governo, si avvicina sempre di più. Ma anche in questi ultimi giorni di attesa non mancano le polemiche che da più parti evidenziano quelle che vengono definite come delle vere e proprie criticità. Anche se il conto alla rovescia per l'apertura delle scuole è già iniziato, ad intervenire sulla questione sono i dirigenti scolastici.

Le criticità evidenziate dai presidi

I presidi nello specifico temono che non sia possibile procedere con un'apertura di tutte le scuole nello stesso giorno, perché vengono segnalate delle criticità che ancora non sarebbero state superate. L'allarme dei dirigenti scolastici è quello relativo a diversi elementi che dovrebbero essere tenuti in considerazione per l'avvio di un nuovo anno scolastico in un periodo così particolare come quello che sta attraversando anche il nostro Paese. Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi, ha spiegato che il personale della scuola è impegnato in maniera totale nella fase di riapertura. Però, osserva Giannelli, risulta evidente che bisognerebbe risolvere alcuni problemi. Secondo il presidente dell'Associazione nazionale presidi, sembra che la consegna dei nuovi banchi per la scuola, che dovranno avere la caratteristica di essere monoposto, sia in ritardo. Inoltre si parla di criticità che riguardano l'assegnazione dell'organico e la possibilità di trovare delle aule, un obiettivo che non sempre è stato possibile raggiungere.

L'opportunità di differenziazioni locali

Secondo quanto affermato da Giannelli, se queste criticità non riusciranno a trovare in tempi brevi una soluzione, risulta complicato progettare una riapertura delle scuole unica per il prossimo 14 settembre. Bisognerebbe quindi valutare l'opportunità di alcune "ragionevoli differenziazioni locali".