Karma: significato e come funzionano le sue leggi
di Redazione
29/01/2021
In questo articolo approfondiremo del termine karma significato e definizione. Sicuramente tutti abbiamo sentito parlare del karma e del significato di questa parola. Andiamo a scoprire nel dettaglio di che cosa si tratta, facendo riferimento alla traduzione di questo termine, che trae origine dal sanscrito.
È una parola che viene usata anche nei testi sacri scritti in questa lingua, i Veda, e in queste situazioni ha il significato di rito religioso. L’utilizzo quotidiano di questa parola è comunque ampiamente diffuso e sono diverse le curiosità che interessano il termine. Vediamo di scoprire tutti i dettagli sul karma sul suo significato, per saperne di più su una parola che ormai è d’uso comune.
Il significato di karma
Partiamo proprio dal significato di karma. Questa parola, come abbiamo già visto in precedenza, deriva dal sanscrito e attualmente viene spesso impiegata in diversi contesti, con un largo uso anche nelle citazioni di vario tipo e in alcuni brani musicali. Ma quali sono tutti i dettagli relativi al karma? Qual è il significato del principio karmico e come questo principio può influenzare la nostra vita quotidiana? Scopriamone di più, proprio a partire dal significato della parola in questione. Karma vuol dire letteralmente, effettuando una specifica traduzione, atto, azione, obbligo. In ambito filosofico e religioso questo concetto viene impiegato per esprimere la possibilità di agire per ottenere qualcosa di specifico. È un tipico rapporto di causa ed effetto: si agisce per raggiungere un obiettivo specifico. Per quanto riguarda l’ambito induista, si tratta di un concetto interessante, che rappresenta la parte delle azioni che consentono di fornire una direzione precisa al percorso degli esseri viventi. Il concetto di karma è alla base quindi di molte religioni, specialmente quelle orientali. Pensiamo ad esempio appunto all’induismo, ma anche al buddhismo, nell’ambito del quale il concetto di karma è associato al principio della reincarnazione.Non è un principio negativo
Non bisogna però pensare che si tratti esclusivamente di un principio visto come negativo e determinante nella fase della rassegnazione. Infatti il buddhismo in particolare parla del principio karmico come di un principio universale. Si può avere quindi la situazione di azioni virtuose che determinano degli effetti positivi e allo stesso tempo si potrebbero riscontrare delle azioni non virtuose, capaci di generare aspetti negativi. Queste azioni sono però volontarie, quindi ogni essere vivente è praticamente capace, in sostanza, di determinare il suo preciso destino. Non è solo questa però la definizione che determina di karma il significato preciso. Infatti in altri contesti si fa riferimento al principio del karma come una conseguenza che non può essere soggetta all’influenza diretta delle azioni degli esseri viventi. Si fa riferimento quindi a qualcosa di non volontariamente stabilito. In pratica bisogna dire, riferendoci al significato di karma, che questo principio indica la possibilità per l’uomo di influenzare il proprio destino futuro. Tutte le azioni compiute da un essere vivente, in sostanza, avrebbero un effetto pratico che può determinare delle conseguenze specifiche da tenere in considerazione.Il karma nello yoga
Molto interessante anche il principio del karma applicato allo yoga. In particolare nel testo fondamentale dello yoga classico, questo concetto viene influenzato da determinati stati di sofferenza, che riguardano l’ignoranza spirituale, l’ego, l’attaccamento, l’avversione, la volontà di vivere.Il karma in Occidente
Generalmente si tende ad indicare in Occidente il concetto di karma con il suo significato parlando di destino. Si fa spesso riferimento alla possibilità da parte di una persona di ottenere delle conseguenze specifiche in futuro, sia nel momento in cui si compie un’azione che nel caso dell’azione di una forza superiore, che può essere ad esempio Dio. Il principio del karma, comunque, è estremamente legato con il concetto di reincarnazione. Per questo motivo è un principio visto con una certa consapevolezza solo da parte di coloro che sono coinvolti nelle filosofie e nelle religioni orientali oppure da parte di chi ha vissuto delle esperienze specifiche in modo diretto. Per quanto riguarda la religione cattolica, poiché non si crede alla reincarnazione, non può essere visto il concetto di karma nello stesso modo in cui viene interpretato in Oriente. Spesso il karma in questa situazione diventa un principio secondo il quale l’uomo ha una certa responsabilità precisa per le azioni che compie, ma all’interno della vita che vive, non per quanto riguarda una futura vita.Le leggi del karma
Esistono delle specifiche leggi karmiche, che sono ben determinate. Si parte dalla grande legge, che ha l’obiettivo di regolare la ciclicità della vita stessa, per passare poi ad esempio alla legge della creazione, che indica il fatto che non siamo soli nell’universo. Un’altra legge è ad esempio quella dell’umiltà, che afferma che ciò che accettiamo continua ad esserci e quello che non apprezziamo non svanisce. Ma possiamo citare anche la legge della responsabilità, che indica il fatto che bisogna sempre evitare di dare la colpa per qualcosa che non va ad effetti esterni. Citiamo poi la legge della connessione, che indica che tutti gli elementi sono connessi tra di loro, perché qualsiasi azione porta ad un concetto di infinito e di futuro.Articolo Precedente
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