Lavorare come docente online, un’opportunità da cogliere in tempo di crisi
di Redazione
07/05/2021
Da un anno a questa parte, stiamo vivendo un momento di crisi mai visto prima, che ha portato tantissime persone a ridefinire i propri obiettivi professionali anche da zero. C’è chi ha perso il lavoro e chi, per arrivare alla fine del mese senza fare troppa fatica, ha dovuto integrare il proprio (cercando il più possibile di dare spazio alle passioni).
A prescindere dalle singole situazioni che, come ben si sa, possono essere molto diverse tra loro, esistono delle opportunità che può valere la pena considerare in tempo di Covid. Tra queste, rientra la possibilità di lavorare come docente online.
Cosa fare nel momento in cui si decide di intraprendere questa attività (sì, la si può fare anche se l’insegnante non è il lavoro principale che si svolge)? Scopriamo i consigli più importanti nelle prossime righe di questo articolo.
Trovare la propria nicchia
Oggi come oggi, quando si parla di approcci efficaci nella promozione di un servizio o di un prodotto non si può non prendere in esame l’importanza di trovare la propria nicchia. Facciamo un esempio per capire bene la centralità di questo consiglio parlando dell’inglese. Sono tantissimi - non si contano - i docenti che insegnano inglese online. Molti meno, invece, quelli che offrono lezioni per prepararsi a frequentare lezioni universitarie in inglese alla facoltà di medicina (abbiamo fatto uno dei tanti esempi possibili).L’importanza dei social
Nel momento in cui si decide di provare a lavorare come docente online, un doveroso cenno deve essere dedicato alla presenza sui social. Se si ha intenzione di avere un impatto positivo sul target e di trasformare le persone che leggono i contenuti in clienti paganti, bisogna evitare di procedere mettendo in primo piano una promozione continua delle lezioni. Il target, infatti, va coltivato nel tempo con contenuti interessanti sul tema principale della propria docenza. Rimaniamo focalizzati sull’esempio della lingua, facendo presente che, per esempio, è possibile dare spazio a informazioni sulla storia dell’idioma o a curiosità relative alla pronuncia di determinate parole. Ci si può davvero sbizzarrire! Dipende ovviamente tutto dalla materia. In alcuni casi, si possono creare delle videopillole. Quello che conta, è non esagerare con i contenuti promozionali. Idealmente è il caso di pubblicarne uno ogni 4/5 contenuti di altro tipo (storie coinvolgenti, tutorial e altri format utili a cementare nel tempo il rapporto con la community).Piattaforma di appoggio? Sì, grazie!
Un interrogativo molto comune tra coloro i quali decidono di lavorare come docenti online riguarda la scelta tra il ricorso a una piattaforma d’appoggio ad hoc per chi eroga corsi e il totale fai da te (per essere chiari, l’utilizzo dei soli social, supportato con campagne di advertising mirate, per farsi conoscere). Bene, la prima soluzione è senza dubbio la più valida. I motivi sono presto spiegati: si ha infatti un’infrastruttura di riferimento e, alle spalle, una realtà che cura la promozione social. Le piattaforme dedicate ai corsi online presidiano infatti i social network più importanti e postano regolarmente contenuti per far conoscere al target i servizi dei propri iscritti.Attenzione al fisco
Se l’attività di docente dovesse rivelarsi profittevole e continuativa, è importante contattare il commercialista di fiducia per valutare l’apertura della Partita IVA. In un periodo in cui i corsi online sono letteralmente esplosi per quel che concerne il numero di richieste, non è difficile, se si mette in primo piano la passione, trasformare un lavoro iniziato per arrotondare in una vera e propria seconda attività (se non nel centro di una nuova fase professionale della propria vita).Articolo Precedente
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