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Pensioni nella scuola: c'è il rischio di cattedre vuote

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di Redazione

12/12/2020

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Le pensioni nella scuola fanno discutere soprattutto per i dati che sono emersi in seguito alla scadenza per la presentazione delle domande, che è stata fissata al 7 dicembre scorso. Secondo i dati emerge che a presentare domanda per la pensione nella scuola da settembre 2021 sono stati 27.592 insegnanti. Di questi docenti, quasi 16.000 hanno approfittato per andare in pensione dell'anticipo rappresentato dalle Quota 100. Naturalmente ancora c'è da decidere, perché le istanze devono essere accolte e confermate. Ci potrebbero essere delle variazioni, però il trend che si conferma è preoccupante.

Ci sarebbe un effetto "fuga dalla scuola"

Secondo quanto riportano gli organi di stampa, si può determinare un effetto fuga dalla scuola, anche se questo processo non è dettato dalla combinazione dell'epidemia di Covid 19 in unione alla possibilità di sfruttare Quota 100. Certo è però che è cresciuto il numero delle domande proprio per quanto riguarda gli insegnanti che possono avere i requisiti di Quota 100. L'anno scorso la percentuale in questo senso corrispondeva al 49,23%. Quest'anno invece la percentuale è pari al 55,7%. La situazione fa preoccupare, perché tra qualche mese si potrebbe ripresentare la necessità di dover coprire molte cattedre che rimarranno vuote. È una situazione allarmante perché ci sono ancora cattedre scoperte, posti vacanti, una necessità che le 78.000 assunzioni annunciate dal Ministero non possono soddisfare in pieno. Quindi entreranno in gioco i supplenti.

Le domande di pensionamento del personale ATA e del personale educativo

Ad andare in pensione nel 2021 c'è anche il personale ATA e il personale educativo. Le domande in totale corrispondono a circa 7.000 per queste categorie.
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