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Per gli esami di Maturità 2020 in commissione anche docenti universitari

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di Redazione

05/06/2020

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Si è molto discusso sugli esami di Maturità 2020 in presenza. A tal proposito ci sono state anche parecchie polemiche, in seguito alle quali si è manifestata una vera e propria carenza di commissari disponibili. Proprio per questo motivo il Ministero dell'Istruzione avanza un'altra proposta che certamente sarà destinata a far discutere.

La decisione del Ministero sugli esami di Maturità

Il Ministero dell'Istruzione, proprio per sopperire alla carenza di commissari disponibili a svolgere gli esami per quasi 500.000 studenti, ha disposto che possono partecipare a tale ruolo anche docenti universitari e ricercatori a tempo determinato. Infatti molti docenti con più di 10 anni di servizio che negli altri anni si candidavano sempre in alcune regioni per far parte delle commissioni quest'anno hanno preferito non raccogliere l'appello della candidatura per paura del contagio. Le commissioni di esame quindi si sono rivelate incomplete e l'intero meccanismo è stato messo in difficoltà.

Si dà potere anche ai direttori regionali

Il Ministero quindi ha deciso di correre ai ripari, puntando sugli universitari. Ha scelto anche di dare poteri speciali sulla questione ai direttori regionali. Infatti verranno precettati tutti i dirigenti scolastici delle scuole di secondo grado e, in caso di altre carenze, potranno essere incaricati anche i docenti di scuola superiore. La novità più importante è il fatto che si potrà avere la deroga anche per quanto riguarda il requisito dei 10 anni di ruolo. I direttori regionali, in virtù dei loro poteri speciali, come ultima scelta, potranno assegnare più commissioni agli stessi presidenti. Questo vuol dire che i tempi per la fine degli esami si allungherebbero.
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