Riapertura della scuola: contagi in classe, Arcuri: 'Non è la fine del mondo'

Sulla riapertura della scuola ci sono ancora molte polemiche. Intanto il Ministero dell'Istruzione ha emanato delle linee guida che riguardano il protocollo da rispettare per un ritorno in classe in sicurezza. Sulla questione è intervenuto anche il commissario all'emergenza sanitaria Domenico Arcuri, che è stato molto chiaro nelle dichiarazioni che ha rilasciato a questo proposito.

Le dichiarazioni di Domenico Arcuri sulla riapertura delle scuole

Arcuri a proposito della riapertura della scuola ha detto molto chiaramente che non si può immaginare che fino a giugno non ci sarà neanche un contagio. Ha detto che esistono molte probabilità che avvengano dei contagi in classe. Tuttavia, a proposito dei doveri che il Governo ha, Arcuri ha detto in maniera molto esplicita che l'obbligo è quello di riaprire la scuola, garantendo il massimo livello di sicurezza. Poi ha proseguito nelle sue dichiarazioni, facendo riferimento al fatto che sicuramente qualche studente contagiato ci sarà. Secondo Arcuri tutto ciò è evidente, se si pensa ai numeri dei contagiati di questi ultimi giorni e se si tiene in considerazione l'età media di coloro che hanno riscontrato l'infezione da coronavirus. Tuttavia ritiene che un contagio a scuola non possa essere considerato la fine del mondo.

Che cosa bisogna fare in caso di contagi a scuola

Arcuri ha detto che, in caso di contagi a scuola, bisogna rintracciare subito lo studente che presenta i sintomi ed evitare che questo contagio possa provocare la moltiplicazione di altre infezioni. Ha spiegato che, se c'è un contagiato in una classe, sarà soltanto quella classe e non tutta la scuola ad andare in quarantena. A quel punto si faranno due settimane di didattica a distanza e poi tutti gli studenti dell'intera classe rientreranno a scuola in presenza, dopo aver fatto il tampone.