Ritorno a scuola: no a tutti gli alunni in classe
di Redazione
21/04/2021
Sul ritorno a scuola, il Governo ha rivisto le proprie posizioni. Fino a questo momento l'intenzione di Draghi e di tutto l'esecutivo era quella di far ritornare al 100% gli alunni in classe. Invece c'è stato un cambio di rotta e si sarebbe concordato che da lunedì 26 aprile ritorni in presenza il 60% degli studenti delle scuole superiori.
L'insistenza da parte delle Regioni e degli enti locali
A quanto pare la decisione di far scendere al 60% la quota degli alunni in presenza a partire dal 26 aprile sarebbe derivata dalla pressione che hanno esercitato gli enti locali e, in primo luogo, le pressioni sarebbero arrivate da parte delle Regioni. Anche i sindacati di categoria e i presidi avrebbero avuto un ruolo importante. Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci, ha spiegato che è stato chiesto al Governo per quanto riguarda le scuole di evitare una situazione generalizzata di "ritorno alla normalità", per poi ritrovarsi a ritornare sui propri passi in seguito a dei problemi sui trasporti.I problemi insormontabili sulla scuola
Ci sono delle questioni su cui gli enti locali hanno discusso con il Governo per quanto riguarda la scuola. Sono quei problemi ritenuti difficili da superare. Innanzitutto è stata posta in primo piano la questione dei trasporti pubblici e poi la difficoltà a garantire il ritorno nelle aule in piena sicurezza. Il Governo ha scelto di fare in modo che in zona rossa sia garantita la presenza da un minimo del 50% fino ad un massimo del 75%, mentre nelle zone gialle e in quelle arancioni si va dal 60% al 100%.Articolo Precedente
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