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Scuole chiuse in zona rossa, Bianchi: 'La scuola è al centro del nostro Paese'

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di Redazione

03/03/2021

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Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, nel corso di un’intervista a RaiNews24, ha parlato della situazione attuale in cui si colloca la scuola in Italia, in un momento così difficile come quello che stiamo attraversando dal punto di vista sanitario. Il ministro ha spiegato che stiamo assistendo ad un aumento molto rapido della variante inglese del virus e quindi bisogna mettere al sicuro i ragazzi. La scuola, dice il ministro, non ha mai chiuso e non chiude, anche perché gli insegnanti sono sempre stati presenti.

La scuola, secondo il ministro, non si ferma mai

La didattica a distanza, secondo quanto ha spiegato Bianchi, viene effettuata esclusivamente in situazioni estreme e si configura come una didattica di ravvicinamento. Il ministro ha spiegato che sono state ristrette di molte le zone rosse, delle aree in cui non sono le scuole a chiudere, ma tutte le attività. La scuola è sempre in collegamento con i ragazzi, non si ferma mai, spiega il ministro. Si tratta di un argomento che si colloca al centro del Paese e per questo motivo è giusto, secondo Bianchi, che tutti si preoccupino della scuola. Allo stesso tempo però nessuno deve essere lasciato solo.

Le scuole presidio di una comunità che non si arrende

Le scuole, secondo il ministro Bianchi, devono restare aperte come “presidio di una comunità che non si arrende”. Poi Bianchi ha spiegato anche che il Governo sta agendo sui territori singoli, individuando il parametro dei 250 casi, che rappresenta un livello per un servizio sanitario adeguato. Il ministro ha detto durante l’intervista che ha rilasciato a RaiNews24 che la scuola dovrà essere l’ultima a sospendere le lezioni in presenza e la prima a riprendere.
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