Stile romanico: caratteristiche in Italia e in Europa
di Redazione
02/04/2021
Lo stile romanico indica tutto quell’insieme di caratteristiche tipiche delle forme di arte che si svilupparono in Europa tra il Mille e il XII secolo. Come è possibile individuare anche nelle radici del termine che sta alla base di questa definizione, si vuole alludere con la parola stile romanico alla sua essenza tipicamente romana, che ancora caratterizzava molti lati di queste forme artistiche.
Naturalmente non possiamo parlare di uno stile romanico universalmente valido, perché l’arte romanica ha raggiunto sviluppi tipici, anche a seconda delle regioni geografiche di collocazione.
Quindi è opportuno tenere conto, nell’analisi dello stile romanico, anche delle differenze culturali che si possono riscontrare da un ambiente all’altro. Ma andiamo per ordine e, dopo aver esaminato la situazione storica che ha caratterizzato quel determinato periodo, scopriamone di più sullo stile romanico così come si è espresso nelle varie forme di espressione artistica.
La situazione storica al tempo dello stile romanico
Il periodo che va dal Mille alla fine del XII secolo, quindi quell’arco di tempo in cui si sviluppò maggiormente lo stile romanico, è stato un periodo storico caratterizzato da una grande ripresa e rivitalizzazione. Le città in Europa sono meno soggette alla pressione dei popoli barbari, per cui si sente meno una situazione di tensione, che porta ad una ripresa economica e ad un incremento degli scambi commerciali. Questo aspetto vitale della ripresa si riflette non soltanto in campo economico, ma ha dei suoi corrispettivi anche nel campo artistico. Soprattutto lo vediamo dal punto di vista architettonico, quando il rinnovamento delle città si esprime tramite la costruzione di centri urbani o la rivisitazione di altre città a partire da strutture preesistenti.La pittura nello stile romanico
Volendo prendere in considerazione le varie forme di espressione dello stile romanico e le caratteristiche nelle varie forme artistiche, non possiamo non prendere in considerazione la pittura. La pittura romanica è collegata alla tradizione pittorica della tarda antichità e alla tradizione tipicamente bizantina. Sono infatti le opere pittoriche che meglio si sono difese dalle invasioni dei popoli barbarici. La pittura romanica assume forme differenti a seconda degli sviluppi locali, quindi a seconda delle diverse regioni della nostra penisola. Per esempio nell’area lombarda si mantiene la continuità con la tradizione carolingia e si sviluppa quindi la tecnica dell’affresco. In Toscana e in Umbria ci si concentra sulla pittura su tavola lignea. Esempi caratteristici sono soprattutto i crocifissi. Possiamo ricordare a questo proposito lo stile romanico pisano. Inoltre non dobbiamo dimenticare come in Europa si diffonde lo stile della miniatura, che era praticato soprattutto dai monaci nella trascrizione dei testi destinati alla conservazione nelle biblioteche.La scultura in stile romanico
Anche nella scultura assistiamo con lo stile romanico ad un processo di rinnovamento. Anche se i temi rappresentati sono quelli caratteristici della tradizione tardo antica, nella scultura tutto si esprime con un linguaggio che possiamo definire “nuovo”. La scultura tra l’altro accompagna sempre l’architettura, perché le sculture vengono realizzate in funzione decorativa delle strutture architettoniche. Per fare un esempio possiamo rifarci alla chiesa in stile romanico, alle cattedrali romaniche decorate con scene tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento. Lo stile romanico nella scultura si afferma con il dare spazio alla volumetria dei corpi. In questo si vede l’espressione di un linguaggio nuovo, in quanto precedentemente le forme erano molto stilizzate. Accanto alle scene tipiche dei testi sacri, si cerca di dare spazio ad elementi che richiamano la realtà, quindi anche con momenti tipici della vita quotidiana.L'architettura in stile romanico
L’architettura in stile romanico trova il suo momento di origine soprattutto in Francia. Da qui si diffuse in tutta Europa e in particolare in Italia trovò un grande seguito. Chiaramente anche in questo campo dobbiamo vedere le differenze che caratterizzano gli ambienti culturali e, per fare le opportune distinzioni fra regioni diverse, dobbiamo tenere conto anche della disponibilità di vari materiali da costruzione a seconda del territorio. Possiamo però individuare delle caratteristiche comuni, che valgono in linea generale per lo stile romanico applicato all’architettura. Per esempio l’architettura religiosa è incentrata su una tipologia della base a croce latina, con tre o cinque navate. Le coperture sono tipiche quelle con volte a crociera. Per quanto riguarda invece gli edifici civili, possiamo riscontrare soprattutto la costruzione di castelli fortificati e torri. Fra le opere architettoniche, soprattutto di tradizione religiosa, che possiamo distinguere in questo periodo nello stile romanico in Italia, possiamo ricordare, oltre alla chiesa di Sant’Ambrogio a Milano, anche la cattedrale di Modena, due chiese in stile romanico molto interessanti da analizzare. Riguardo alla chiesa di Sant’Ambrogio, nell’attuale capoluogo della Lombardia, possiamo riscontrare gli elementi tipici e caratteristici del romanico padano. Si tratta di una basilica a pianta rettangolare con tre navate. La navata centrale è il doppio per larghezza rispetto a quella delle navate laterali e sono caratteristici i pilastri detti a fascio.Articolo Precedente
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