Università: fase 2 con importanti cambiamenti

Che cosa ci attende per l'università nella fase 2 dell'emergenza coronavirus? Si prospettano dei cambiamenti interessanti, che non sono affatto da sottovalutare, almeno secondo le dichiarazioni del direttore generale della Luiss di Roma, Giovanni Lo Storto. Sicuramente sono delle novità da tenere in considerazione, per capirne di più sul futuro dell'istruzione universitaria.

Le dichiarazioni sull'università del direttore della Luiss

È chiaro che il direttore della Luiss ha parlato delle disposizioni che sta adottando la sua università nello specifico, però le sue dichiarazioni sono molto interessanti, perché delineano dei percorsi che potrebbero diventare regolari nel futuro delle università italiane e non, assicurando sempre il sistema di formazione degli studenti.

Soprattutto le dichiarazioni riguardano le opportunità offerte dall'insegnamento a distanza. Secondo Lo Storto non dovremmo nemmeno dire addio completamente agli esami online, che in questo ultimo periodo hanno rappresentato una strategia ricca di opportunità per molti studenti e anche per le università, per portare avanti i loro obiettivi formativi.

Non si tratta di spostare tutte le lezioni in aula

Lo Storto ha fatto presente che non si tratterà soltanto di spostare tutte le lezioni in aula direttamente online. Infatti dice che sarebbe opportuno puntare ad un processo di rinnovamento didattico, valorizzando comunque la parte virtuale.

Più che altro, secondo il direttore della Luiss, si dovrebbe puntare a dare un certo peso a tutte quelle attività che possono essere svolte a livello digitale, gestendo gli spazi e coniugando il tutto con le esigenze di sicurezza che devono valere anche per gli studenti. Si tratterebbe di trasformare una criticità in opportunità.