Vacanze di Natale: si può parlare di fuga di insegnanti dal Nord?

È periodo di vacanze di Natale e molti organi di stampa stanno presentando delle vere e proprie polemiche di fronte quella che sembrerebbe una sorta di fuga di insegnanti dal Nord, che avrebbero deciso di far ritorno alle loro residenze, per trascorrere le festività natalizie con i loro cari. Si discute molto su questo argomento, perché molti per esempio sono preoccupati dallo spostamento tra regioni che potrebbe far aumentare di nuovo i casi di contagi da coronavirus. Ad accrescere il timore ci sono anche le varie norme e le varie restrizioni che si sono imposte con l'ultimo DPCM. Ma lo spostamento tra le regioni può diventare veramente così problematico?

Alcuni insegnanti hanno deciso di anticipare il rientro

È proprio sul versante delle norme che "si combatte" una battaglia a dir poco complessa. Infatti le normative hanno stabilito una certa data entro la quale potranno avvenire gli spostamenti tra le varie regioni. Ma resta complesso da gestire il tutto, perché i calendari scolastici vedono la chiusura delle scuole per le vacanze di Natale dal prossimo 23 o dal 24 dicembre. Ci sono dei casi ancora più complicati da gestire, come quello dei docenti che, pur insegnando nelle regioni del Nord, hanno lasciato la loro residenza formale al Sud, come per esempio in Sicilia. Anche per questo motivo molti insegnanti che lavorano al Nord e che sono residenti al Sud avrebbero chiesto di anticipare il rientro. Già questo fine settimana potrebbe essere particolarmente caldo per gli spostamenti, per evitare che si possa incorrere successivamente nelle restrizioni.

Le misure prese per l'attività didattica

Alcuni dirigenti scolastici hanno già provveduto ad effettuare un cambio delle ore per coprire l'assenza degli insegnanti e per evitare che questo "anticipo" delle vacanze di Natale possa incidere sul percorso didattico degli studenti.