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Verso la proroga dello smart working per i genitori con i figli in quarantena

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di Redazione

28/09/2020

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Il Governo sembra deciso ad andare verso la proroga dello smart working per i genitori che hanno i figli in quarantena. Inizialmente lo stato di emergenza e quindi la possibilità del lavoro in modalità agile sono stati fissati fino al 15 ottobre, ma adesso varie fonti confermano che l'intenzione è quella di arrivare al 31 dicembre di quest'anno.

Che cosa stabilisce il decreto sullo smart working

A fare da norma sullo smart working per i genitori che non possono mandare i figli a scuola perché i bambini o i ragazzi sono in quarantena è il decreto legge numero 111 che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'8 settembre scorso. Secondo questa legge uno dei genitori può avere la possibilità di lavorare in modalità smart working per tutto il periodo o almeno in parte in cui il figlio è in quarantena. Le norme stabiliscono anche che, se non è possibile lavorare online da casa, i genitori possono richiedere il congedo parentale, sempre spettante ad uno dei due. Inoltre vengono definite le regole specifiche anche per la retribuzione. Per il congedo parentale il genitore che rimane a casa con i figli in quarantena la retribuzione è prevista al 50%. Viene chiarito anche che, nei giorni in cui uno dei genitori usufruisce dello smart working o del congedo parentale, l'altro non può richiedere le stesse misure.

Le regole non cambiano dal 16 ottobre

Un problema molto sentito quello dello smart working per i genitori, data la riapertura delle scuole, che potrebbe aumentare le possibilità di contagio da coronavirus. È stato chiarito che ci sarà una soluzione anche a questo, non cambiando le regole stabilite attualmente dalla legge.
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