L’1 settembre 2022 si avvia un altro anno scolastico, precisamente l’anno scolastico 2022/2023. Quest’anno scolastico si apre all’insegna di varie lamentele e soprattutto da parte dei sindacati, che fanno presenti alcuni dei problemi che ancora non sono stati risolti.
In particolare ci si concentra sulla mancanza di cattedre, nonostante l’avvio e la conclusione di alcuni concorsi importanti per ricoprire le cattedre scoperte. Ma vediamo quali sono i punti più importanti su cui è concentrata l’attenzione per questo avvio dell’anno scolastico 2022/2023.
Mancano 200.000 insegnanti nella scuola italiana
L’anno scolastico si apre l’1 settembre, ma ancora in questa data ci sarebbero 200.000 posti da ricoprire per gli insegnanti in tutti i vari ordini e gradi di scuola. A quanto pare, da quello che risulta dai dati recenti, i concorsi che sono stati banditi e portati avanti in questi ultimi tempi non sono riusciti a fare in modo di ricoprire tutte le cattedre vacanti, che sono soprattutto al Nord Italia.
Si avvia quindi l’anno scolastico ancora come molte incognite, per sapere da chi saranno coperti questi posti che saranno dati sicuramente a supplenti con contratto a tempo determinato.
La mancanza dell’organico Covid
Un altro problema lamentato dai sindacati è quello che riguarda la mancanza quest’anno dell’attivazione dell’organico Covid. Già anni fa 80.000 posti erano stati ricoperti proprio da questi insegnanti e collaboratori scolastici o personale ATA in generale.
L’anno scorso i posti dell’organico Covid sono stati 40.000. Quest’anno invece il Ministero non ha previsto questa misura.
Si tratta di un errore enorme secondo i sindacati, che fanno notare come ci sarà una mancanza di risorse per gestire comunque un anno scolastico complicato che potrebbe rivelarsi ancora più complesso in seguito a un’eventuale impennata dell’epidemia di carattere stagionale.