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Azzolina firma le graduatorie provinciali: come funzioneranno

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di Redazione

14/07/2020

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Tanto attese, le graduatorie provinciali sono ormai in dirittura d'arrivo. La ministra dell'Istruzione Azzolina ha infatti firmato l'ordinanza con la quale verranno istituite queste graduatorie che verranno utilizzate per chiamare le supplenze. Ci sono quindi molte novità che interessano il mondo della scuola per quelle cattedre che non rimangono coperte con lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento.

Come funzionano le graduatorie provinciali

Ogni docente che aspira alle supplenze nella scuola può iscriversi alle graduatorie provinciali di una sola provincia. Tuttavia potrà inserirsi anche per più classi di concorso. Le fasce previste per queste graduatorie sono due. Nella prima fascia verranno compresi tutti i docenti abilitati all'insegnamento o provvisti di specializzazione per il sostegno. Nella seconda fascia per la scuola dell'infanzia e per la scuola primaria ci saranno anche gli studenti iscritti al terzo, al quarto o al quinto anno di Scienze della formazione primaria, quindi quegli aspiranti in possesso già delle competenze che derivano dallo svolgimento del tirocinio. Nella seconda fascia, invece, per quanto riguarda l'insegnamento nella scuola secondaria, potranno iscriversi gli aspiranti in possesso dei titoli di accesso che valgono per le classi di concorso.

Come saranno istituite le graduatorie di istituto

Rimangono sempre comunque le graduatorie di istituto quale ulteriore passo per il conferimento delle supplenze. Le graduatorie di istituto saranno divise in tre fasce. Nella prima troveranno collocazione i docenti abilitati inseriti nelle graduatorie ad esaurimento. Nella seconda fascia vengono posizionati gli aspiranti presenti nelle graduatorie provinciali di prima fascia, quindi gli abilitati non inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e che possono scegliere fino a 20 scuole nella stessa provincia per avere le supplenze. Nella terza fascia invece ci saranno i docenti presenti nelle graduatorie provinciali di seconda fascia, quindi i docenti non abilitati.
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