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Cambia il reclutamento dei docenti della scuola: in arrivo 60 CFU

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di Redazione

13/04/2022

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Si è avviato ufficialmente il confronto fra il Ministero dell'Istruzione e i sindacati per quanto riguarda le prossime riforme della scuola. In particolare sarà oggetto di modifiche il reclutamento degli insegnanti. Secondo quanto si può leggere nella bozza del decreto in circolazione, obbedendo alle norme del PNRR, i concorsi diventeranno su base annuale, per arrivare entro il 2024 ad avere 70.000 immissioni in ruolo.

Cosa prevede il nuovo reclutamento dei docenti

Essenzialmente, secondo il documento, si possono distinguere due percorsi separati. Il primo di questi si concentra sulla formazione iniziale. Gli aspiranti docenti dovranno concludere la laurea magistrale e seguire un corso di formazione presso le università per riuscire a conseguire 60 crediti formativi. Inoltre sempre a livello universitario ci sarà una prova che permetterà di conseguire l'abilitazione. Dopo aver conseguito l'abilitazione si potrà avere accesso al concorso. A questo punto, se il concorso viene superato, ci si cimenta nell'anno di prova, che si conclude con la valutazione finale e un'immissione in ruolo. La formazione universitaria sarà creata sulla base di percorsi legati al mondo della scuola.

Il reclutamento per i docenti precari

Il secondo canale è quello dei docenti precari che abbiano conseguito 36 mesi di attività. Questi docenti possono accedere direttamente al concorso e poi saranno sottoposti ad un contratto part time. Contemporaneamente dovranno seguire un percorso di formazione, per acquisire 30 CFU a livello universitario. Anche per loro ci saranno la prova di abilitazione e l'anno di prova. Rimane aperta la questione del percorso di formazione e aggiornamento del personale, che sarà articolato in cinque gradi, secondo le intenzioni del Ministero, e sarà collegato all'aumento dello stipendio, sulla base anche dei risultati scolastici conseguiti dagli alunni degli insegnanti che accedono al percorso di formazione.
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