Come insegnare inglese online
di Redazione
30/03/2021
Mai come in questi anni è diventato importante conoscere alla perfezione le lingue straniere per essere competitivi nel mondo del lavoro. Anche se la pandemia ha messo in primo piano lo smartworking per milioni e milioni di persone, i business internazionali continuano a prosperare e sempre nuove aziende cercano di espandere la loro influenza all’estero.
Questo porta, per forza di cose, un aumento delle richieste di corsi di inglese e, per chi conosce bene la lingua, la possibilità di mettere in gioco le proprie competenze.
Se sei qui, significa che sei alla ricerca di qualche consiglio per iniziare a insegnare inglese online.
Nelle prossime righe di questo articolo, ne abbiamo selezionati alcuni, sperando di poterti essere utili.
Il curriculum alle scuole
Sono tantissime le scuole che si occupano di insegnare inglese agli adulti e ai team aziendali che sono alla ricerca di insegnanti in grado di gestire i corsi online (sempre più richiesti per via delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria che, di fatto, impedisce lo svolgimento dei corsi in presenza). Come presentarsi al meglio? La prima cosa da dire in merito è che, come ben si sa, non è sufficiente puntare sulla conoscenza della lingua. Si tratta infatti della base. Essenziale è dare spazio ad altri aspetti, come per esempio il conseguimento di eventuali master incentrati su metodologie di insegnamento. Per quanto riguarda la scelta delle scuole a cui rivolgersi, un consiglio senza dubbio utile prevede il fatto di focalizzarsi su realtà in grado di offrire percorsi che permettano il conseguimento delle principali certificazioni riconosciute a livello internazionale.Come lanciare da zero un brand
Chi ha nel cuore la passione per la didattica dell’inglese, sceglie spesso di mettersi in proprio da zero e di lanciare il suo brand personale. Come è meglio muoversi in questo caso? La prima cosa da sottolineare è che è meglio evitare i siti dedicati agli scambi linguistici. Si tratta di portali che si rivolgono a un’utenza specifica, ossia quella degli studenti o di chi vuole migliorare la padronanza della lingua per motivi non professionali (p.e. per un viaggio o per ragioni sentimentali). L’approccio migliore se si ha intenzione di puntare a un target professionale è quello di concentrarsi sul personal branding, sottolineando i vantaggi che, per le aziende e per le singole persone, possono derivare dalla scelta di un singolo docente piuttosto che di una scuola (costi ridotti, percorso di preparazione più approfondito). Per quanto riguarda gli aspetti sui quali concentrarsi, valgono i consigli dati prima. Nel momento in cui si preparano i testi del proprio sito, è bene dare spazio alle esperienze formative in grado di dare una marcia in più. Si va dai master sopra ricordati, fino a eventuali corsi di glottologia e di storia della lingua. Oltre alla promozione online, conta anche quella offline. Se si ha un database di aziende - ovviamente i contatti devono essere stati raccolti legalmente - si può inviare chiaramente la newsletter, ma anche dei gadget pubblicitari (siti come https://www.maxilia.it/ sono un ottimo riferimento per chi è alla ricerca di un partner in grado di offrire soluzioni di qualità). I gadget sono molto utili anche nel mondo attuale, caratterizzato come già detto da una centralità del digitale mai vista prima, perché permettono di consolidare la brand awareness. Ovviamente devono essere gestiti con intelligenza. Un’idea interessante può essere quella di inviare dei gadget per il lancio della propria scuola di inglese online, allegando all’omaggio un codice sconto per chi deciderà di fare la prima lezione. Chiaro è che, una volta iniziata l’attività, il brand va coltivato, allocando budget pubblicitari e continuando a postare contenuti online, magari anche storie di successo dei propri allievi.Articolo Precedente
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