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Didattica a distanza alle superiori: le novità dell'ultimo DPCM

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di Redazione

19/10/2020

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Un parziale ritorno alla didattica a distanza rientra fra le misure stabilite dall'ultimo DPCM firmato dal Presidente del Consiglio ieri, 18 ottobre. In generale le novità riguardano le misure di contenimento applicate anche alla scuola, per limitare i contagi da coronavirus. Cambiano anche gli orari per le scuole superiori, in modo che gli ingressi saranno consentiti soltanto a partire dalle ore 9.

La decisione di non chiudere le scuole

Già nell'incontro che si è svolto ieri, 18 ottobre, tra il Governo e i rappresentanti delle Regioni è emersa la volontà da parte della ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina di non chiudere le scuole. All'infanzia, alla primaria e alla scuola media si continuerà soltanto con la didattica in presenza. Per le superiori invece ci saranno delle eccezioni, perché, come stabilisce il DPCM, ci sarà una maggiore flessibilità nell'organizzazione delle attività didattiche. Il Premier Conte ha specificato che alle superiori si farà ricorso alla didattica digitale integrata, che diventa complementare alla didattica in presenza.

Cosa cambia con il nuovo DPCM per le scuole superiori

Le lezioni in classe, quindi, non verranno eliminate nemmeno per quanto riguarda la scuola secondaria superiore. A questo proposito Lucia Azzolina ha dichiarato che sono stati salvaguardati i diritti degli studenti. Gli interventi da attuare saranno mirati, come ha fatto notare anche la ministra dell'Istruzione con un post su Facebook. Inoltre la stessa Azzolina ha fatto presente che il ricorso alla didattica integrata e i nuovi orari non entreranno subito in vigore. Saranno messi a punto fra qualche giorno, in modo di consentire una migliore organizzazione. Si pensa ad un ingresso scaglionato per evitare il sovraffollamento sui mezzi pubblici, in modo che gli studenti prendano l'autobus e gli altri mezzi in un orario diverso rispetto a quello in cui sono presenti molti lavoratori.
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