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Esame di Stato: Snals chiede chi fornirà i dispositivi anticontagio

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di Redazione

07/05/2020

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L'esame di Stato si svolgerà in presenza: è arrivata la conferma ufficiale da parte della ministra dell'Istruzione, anche nel corso di un question time che si è svolto alla Camera. Sulla questione però sono sorte diverse polemiche da parte di chi si chiede come dovrebbero svolgersi in sicurezza le operazioni relative agli esami in presenza, considerata la situazione dell'emergenza sanitaria in corso.

Le domande dello Snals

Ad intervenire sull'esame di Stato in presenza è stato anche lo Snals-Confsal, che ha espresso la contrarietà nei confronti di questa decisione. Snals ha chiesto alla ministra dell'Istruzione come il Ministero intende risolvere in particolare alcuni possibili problemi che possono derivare da questa scelta. Le domande che si pone lo Snals sono in particolare relative alle possibilità di sanificare gli istituti scolastici e alla possibilità della messa a punto di un programma di formazione che possa aiutare a rendere minore il rischio relativo al contagio.

I dubbi sugli spostamenti dei docenti

Lo Snals chiede inoltre come sarà possibile nello specifico dotare il personale in servizio a scuola degli appositi dispositivi per ridurre i rischi di contagio e chi se ne occuperà. Sono numerose le domande che si pone il sindacato, anche in relazione alle necessità da parte dei docenti di spostarsi da una regione all'altra per raggiungere il luogo di lavoro. Tra le altre domande che si chiede lo Snals c'è quella relativa al fatto che le università hanno permesso la messa a punto di esami a distanza. Perché, si chiede il sindacato, non si possono svolgere anche a distanza con le modalità relative all'uso della rete gli esami di Stato?
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