
Il problema della crisi coronavirus riguarda anche le università e gli studenti universitari. In Italia anche molti atenei hanno utilizzato il metodo della didattica a distanza, facendo lezioni in modalità telematica. Anche l’Università Federico II di Napoli ha utilizzato questo sistema. I vertici di questo ateneo partenopeo si dichiarano soddisfatti dei risultati raggiunti.
Le dichiarazioni dei rappresentanti delle associazioni studentesche
Gli studenti universitari, però, dichiarano di aver incontrato delle difficoltà e avanzano richieste molto precise all’ateneo di Napoli. Infatti gli studenti universitari hanno chiesto di far slittare la data della scadenza per il pagamento delle tasse.
Questo punto è stato già accordato, perché il pagamento è stato rinviato fino a fine giugno. I giovani adesso chiedono altre misure, perché chiedono un confronto molto più approfondito e si rivolgono al Ministero, chiedendo nuovi stanziamenti.
La crisi coronavirus mette a rischio il proseguimento degli studi
Secondo ciò che è emerso dalla lettera che è stata firmata da molti rappresentanti delle associazioni studentesche universitarie, la crisi causata dal diffondersi dell’epidemia di coronavirus starebbe mettendo a rischio l’opportunità per alcuni giovani di proseguire i loro studi.
Infatti, proprio per questo motivo, gli studenti universitari chiedono di ampliare la fascia della no tax fino a comprendere redditi ISEE pari a 30.000 euro.
Gli studenti sono particolarmente colpiti dalla crisi determinata dalla pandemia. Sono stati costretti ad affrontare dei ritmi quotidiani completamente diversi e adesso devono fare anche i conti con i dubbi rispetto al futuro. Hanno comunque riconosciuto con grande attenzione gli sforzi compiuti dall’Università Federico II nell’assicurare la continuità didattica.