I contagi a scuola secondo l’OMS sono pochi

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Il problema dei contagi a scuola è stato affrontato in queste ultime settimane, quando sembra che nel nostro Paese la curva epidemiologica non accenni a decrescere. Naturalmente la questione dei contagi a scuola incide in maniera determinante sulla didattica in presenza o sulla possibilità di attivare invece la didattica a distanza. Su questo punto ci sono stati diversi pareri anche discordanti. Primo fra tutti quello della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che si è sempre dichiarata determinata a non chiudere le scuole.

Che cosa ha affermato l’OMS sui contagi a scuola

Proprio la ministra dell’Istruzione Azzolina ha incontrato i rappresentanti dell’OMS e dell’Unesco, per attivare un confronto sul problema dei contagi a scuola. Nel corso dell’incontro, gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno spiegato che l’impatto dei contagi sulla scuola risulta essere piuttosto limitato.

La probabilità di contagio risulta molto bassa tra i bambini e gli studenti, almeno quelli più grandi, sono coinvolti nei contagi non direttamente in ambito scolastico, ma soprattutto nelle occasioni che ci sono fuori dalla scuola.

L’OMS sostiene l’importanza della didattica in presenza

Proprio in seguito a queste considerazioni, gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno sottolineato come sia importante ridurre il più possibile le procedure di chiusura delle scuole.

Gli esperti ritengono che sia fondamentale optare per la didattica in presenza e comunque garantire sempre una certa attenzione nei confronti degli studenti più in difficoltà. Secondo gli esperti dell’OMS, in accordo con il Ministero, le conseguenze potrebbero essere soprattutto a livello psicologico e in termini di ciò che riguarda la dispersione scolastica.