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Il Governo pensa alla didattica a distanza dalla terza media

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di Redazione

01/11/2020

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Si pensa a delle nuove misure che riguardano la didattica a distanza. Emergono nelle ultime ore delle ipotesi importanti che il Governo sta valutando, in modo da cercare di intervenire anche sulle scuole, per limitare la diffusione dei contagi da coronavirus. Oggi può essere definita come una giornata decisiva, concetto che è stato sottolineato anche dal Premier Conte, che ha detto che è a rischio anche la didattica in presenza.

Ci sarà didattica a distanza a partire dalla terza media in poi?

L'esecutivo sta pensando di mettere a punto un altro DPCM, che dovrebbe essere annunciato già nella giornata di lunedì 2 novembre. Questa volta sarà coinvolto il Parlamento e quindi ci sarà l'apporto anche dell'opposizione. Si sono tenuti già gli incontri fra le Regioni e i ministri Speranza e Boccia. L'ipotesi è quella di lasciare a casa i ragazzi di 13 e 14 anni, introducendo la didattica a distanza dalla terza media in su. In questo modo si ovvierebbe alla possibilità di cercare un intervento di mediazione tra chi richiede misure strette e chi pensa ai problemi derivanti dalla chiusura delle scuole per i genitori lavoratori.

Quanti ragazzi resterebbero a casa con la didattica a distanza in terza media

La ministra dell'Istruzione Azzolina ha dichiarato la sua contrarietà al fatto che si possa attivare la didattica a distanza in generale nella scuola. Eppure questa volta il Presidente del Consiglio si discosta dall'idea di Azzolina. In questo modo infatti si fa notare che potrebbero restare a casa oltre mezzo milione di studenti, cifra alla quale si aggiungono i 2 milioni e 600mila ragazzi che frequentano la scuola superiore.
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