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Iscrizioni all'università: nel 2020-2021 crollo al Sud

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di Redazione

22/06/2020

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Si discute molto su quelli che potranno essere gli effetti, in termini di iscrizioni all'università, determinati dalla diffusione dell'epidemia da coronavirus. Adesso a far luce sulla questione arrivano i dati dello Svimez, dell'Università Federico II di Napoli, dai quali emerge una situazione piuttosto chiara.

Il crollo delle iscrizioni nel Mezzogiorno

Secondo i dati di questa indagine, nel 2020-2021 si rischia un crollo delle iscrizioni alle università. Nel dettaglio, le stime affermano che ci saranno 10mila iscritti in meno. I due terzi saranno al Sud. Sicuramente anche le difficoltà economiche create dalla pandemia incideranno sulle iscrizioni con una situazione che fa temere il peggio per ciò che riguarda i tassi del passaggio dalla scuola all'università, che potrebbero essere soggetti ad un vero e proprio peggioramento rispetto a quanto è accaduto negli anni precedenti. L'indagine ha analizzato i dati basandosi su ciò che è successo nel 2008-2009, quando anche le difficoltà economiche avevano fatto abbassare la soglia delle iscrizioni all'università.

Quali sono i dati che emergono dall'indagine

Secondo ciò che ha delineato lo Svimez, la diminuzione degli immatricolati su scala nazionale nel prossimo anno accademico, 2020-2021, interesserà 9.500 studenti circa. Di questi, 6.300 soltanto nel Sud Italia e 3.200 nel Centro Nord. Questo perché i redditi delle famiglie, in seguito alla crisi economica seguita alla diffusione dell'epidemia, si sono molto indeboliti soprattutto nel Mezzogiorno. Da qui emergono delle stime negative anche per quanto riguarda il tasso di proseguimento degli studi, che al Sud dovrebbe ridursi di circa 3,6 punti e al Centro Nord di 1,5.
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