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Maturità 2020: cosa vuoi fare da grande?

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di Redazione

08/05/2020

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Mai come quest’anno gli esami di Maturità fanno parlare di sé. Ciò che conta, comunque è decidere cosa si farà dopo. Ogni anno sono migliaia i ragazzi che tremano perché dovranno affrontare il grande scoglio degli esami di maturità. C’è chi poi lo sognerà per i decenni a venire, chi questa pressione la avverte appena, quest’anno però tutto sarà diverso. In genere ci si preoccupava di capire cosa sarebbe uscito alle prove scritte, quali sarebbero stati i professori interni o esterni, cosa avrebbero chiesto all’orale. Poi a febbraio si è iniziato a parlare di Coronavirus, i primi di marzo di pandemia che ci ha rinchiuso tutti a casa. A questo punto anche la maturità ha assunto confini sfocati, non si sapeva bene se si sarebbe riusciti a tornare a scuola o meno, come avrebbero potuto essere le nuove modalità di esame. Adesso le cose iniziano ad essere un pochino più chiare – anche se non sembra mai esserci nulla di definitivo – ma una cosa non è mai cambiata, Covid o no, ovvero quel dubbio amletico che ogni ragazzo si porta con sé: dopo la maturità, cosa faccio?

Come cambia l’esame di maturità

Ma vediamo esattamente cosa è cambiato con la firma della Ministra Azzolina del Decreto del 18 aprile come riporta Studenti.it. Ciò che è certo è che ci saranno 6 membri della commissione interni e il Presidente sarà esterno, quindi a valutare il percorso formativo sarà chi conosce bene gli studenti. I presidenti saranno nominati dagli Uffici scolastici regionali, i commissari dai consigli di classe. Nella composizione della commissione si terrà conto dell’equilibrio tra le varie discipline di ciascun indirizzo. In ogni caso, sarà assicurata la presenza del commissario di Italiano e di uno o più commissari che insegnano le discipline di indirizzo.

Cosa rimane da definire

Da definire ci sono le modalità, è presente un piano A – nel caso si rientri a scuola prima degli esami –  e un piano B – nel caso in cui non si riesca a rientrare, e sembra questa l’opzione più percorribile. Nel piano A ci sono due prove scritte semplificate e una prova orale, mentre nel piano B ci sarà esclusivamente la prova orale.

Cosa fare dopo?

Il post maturità di sicuro sta affliggendo più del solito questa classe di maturandi, anche perché non è certa una ripresa tradizionale delle lezioni a settembre. Per compiere questa scelta, comunque, è importante sgomberare la mente e seguire le proprie passioni e inclinazioni, tenendo in considerazione la società in cui viviamo. Se volessimo proprio fare l’università ma non c’è nella nostra città e non riusciamo a spostarci, potremmo prendere in considerazione l’Università Telematica: non tutte sono riconosciute dal Miur, per cui nella scelta valutiamo bene e facciamo attenzione che il titolo che andremo a prendere sia riconosciuto. Un esempio di Università online riconosciuta? Unicusano, che ha anche una grande offerta formativa, spaziando da laurea in Scienze della Formazione, a Giurisprudenza, da Master nelle professioni sanitarie a una laurea magistrale in economia.
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