Riapertura delle scuole, Miozzo: 'A gennaio tutti in classe, altrimenti sarà un fallimento'

Sono molto chiare e decise le parole di Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico scientifico, sulla riapertura delle scuole. Miozzo ha detto a chiare lettere che se a gennaio non ci sarà la possibilità di riportare tutti gli studenti in classe, non si potrà parlare altro che di un fallimento. Eppure il Governo si sta impegnando per soddisfare questa necessità, annunciando già con l'ultimo DPCM che dal 7 gennaio gli studenti delle scuole superiori ritorneranno a fare lezione in presenza.

Agostino Miozzo si conferma difensore della scuola in presenza

Già da tempo Miozzo sostiene questa posizione, confermandosi come uno dei più tenaci sostenitori del ritorno in presenza degli studenti. Di recente ha rilasciato un'intervista a La Stampa, in cui afferma come non sia possibile arrivare a raggiungere il traguardo di avere la scuola in presenza a gennaio. Secondo Miozzo, se nemmeno a gennaio tutti gli studenti riusciranno a tornare in classe, è possibile affermare che l'Italia ha fallito come Paese, tramite un coinvolgimento di tutti, sia politici che tecnici. Secondo Miozzo, mancherebbe la vera comprensione del problema, perché la didattica a distanza, pur essendo un importante strumento a disposizione, non può sostituire la presenza scolastica.

Miozzo e le opinioni sulla terza ondata collegata alla scuola

Nelle settimane scorse, a proposito della scuola e dell'ipotesi della terza ondata di epidemia di coronavirus collegata eventualmente al ritorno degli studenti in presenza, Agostino Miozzo ha detto che non è corretto sostenere questa ipotesi. Secondo il coordinatore del CTS, il rischio non deriva dalla riapertura delle scuole il 7 gennaio, ma dagli eventuali comportamenti non corretti che potrebbero essere messi in atto nel periodo delle vacanze di Natale.