Ricorso contro bocciatura scuola superiore, quando e come farlo

0
22451
Ricorso contro bocciatura scuola superiore

Ricorso contro bocciatura scuola superiore, quando si ricorre al Tar e come si fa?

Per valutare con attenzione questo tipo di ricorsi, bisogna innanzitutto avere la mente sgombra da pregiudizi. Il primo dei pregiudizi è che, siccome il ragazzo o la ragazza è nostro figlio, abbiamo ragione a prescindere.

Errore esiziale, che se ne tirerà appresso altri per tutto il corso della vita, sia dei genitori sia dei ragazzi stessi. Non è raro, e gli esempi sono ormai innumerevoli, vedere i genitori prendersela con gli insegnanti perché i figli non vanno bene a scuola o non vanno bene nello sport.

Né è raro vedere padri arrabbiatissimi nei confronti degli allenatori, perché il loro pargolo è sottostimato nella partita di calcio e non lo fanno giocare abbastanza spesso. Senza rendersi conto, magari, che il proprio figlio e il pallone percorrono quotidianamente strade completamente diverse; insomma, che il pallone è una cosa, è il figlio è un’altra.

Così come non è raro vedere un genitore prendersela con gli insegnanti o col dirigente di turno, perché il proprio ragazzo, sangue del suo sangue, ha preso dei brutti voti. Ovviamente la colpa è degli insegnanti che non sanno insegnare, e quasi mai della prole che non si mette in condizione di imparare. Sia nel caso dello sport che in quello scolastico, assistiamo ormai quasi quotidianamente a code sconcertanti di certe prese di posizione: sovente le arrabbiature dei genitori arrivano alla maleducazione, all’insulto e qualche volta alla violenza.

Non sono affatto rari casi in cui (e lo vediamo persino sui telegiornali) un padre picchia l’insegnante reo di aver trattato in maniera sconveniente il proprio pargolo. Stessa sorte per l’allenatore di calcio che fa stare in panchina il piccolo bambino prodigio incompreso dai più, primo fra tutti il commissario tecnico. Ignoranza, arroganza, scarso senso di civiltà e poca intelligenza, portano spesso a queste situazioni non solo da correggere, ma da reprimere con forza.

Ciò detto, esistono casi in cui, dopo una ragionata analisi e una valutazione ponderata e circostanziata delle situazioni, in realtà un ragazzo non si è meritato una bocciatura. In questi casi due sono le strade: cercare di capire cosa è successo, biasimando semplicemente l’accaduto, oppure avvalersi delle strade che la giustizia, e spesso anche il buon senso, mettono a disposizione. La prima cosa da fare è quella, naturalmente, di rivolgersi a un avvocato, a un consulente legale o comunque a persona competente in materia di diritto; magari persona che abbia particolare competenza proprio in queste materie.

Ricorso contro bocciatura scuola superiore

Ricorso contro bocciatura scuola superiore

Sostanzialmente lo studente viene bocciato innanzitutto per un rendimento insufficiente. I parametri di valutazione sono quelli conosciuti, e si scende al di sotto dei parametri fissati, in realtà è difficile dimostrare che le interrogazioni e le valutazioni non sono state fatte in maniera corretta. Vuol dire smentire completamente il lavoro e la professionalità del corpo docente. Questo, obiettivamente, non è facile.

Si può essere bocciati per un voto insufficiente in condotta, vale a dire il comportamento particolarmente negativo a scuola e in classe dell’alunno. Su questo ci sono più margini di movimento. Il comportamento particolarmente tempestoso dell’alunno può essere contestato, magari perché dovuto a particolari condizioni familiari o psicologiche predisponenti. Insomma, qui ce la possiamo giocare più facilmente.

La bocciatura può avvenire anche per un numero eccessivo di assenze. Anche qui la valutazione complessiva sulla eventuale bocciatura può essere opinabile, e quindi contestabile. Le assenze possono essere state fatte per malattia, per partecipazioni ad attività agonistiche, per particolari problemi di natura familiare, o anche per appartenenza a confessioni religiose che limitano la partecipazione alla scuola nel corso dell’anno. Sono tutti aspetti che vanno valutati, e possono essere oggetto di ricorso.

La magistratura competente per questi ricorsi in via giurisdizionale, è quella speciale dei Tar, i Tribunali Amministrativi Regionali. Ma si può fare anche un ricorso amministrativo interno, con richiesta da rivolgersi direttamente al Provveditorato. Questo secondo tipo di ricorso in genere non viene consigliato, per timore di un eventuale scarso grado di obiettività degli organi decidenti.