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Ritorno a scuola: possibile per le regioni, Azzolina non è d'accordo

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di Redazione

23/04/2020

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Neanche con la fase 2 prevista per la gestione dell'epidemia di coronavirus ci sarà il ritorno a scuola. Ma proprio su questo punto è scontro tra alcuni sindaci e governatori che vorrebbero riaprire le scuole e la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, che frena su questa possibilità. La necessità più impellente in questo caso è rappresentata dal fatto che dal 4 maggio molti genitori ritorneranno a lavorare e quindi occorre organizzarsi per i figli a casa.

Le dichiarazioni di vari sindaci e governatori sul ritorno a scuola

Si fanno sentire sul fronte del ritorno a scuola alcuni sindaci e alcuni governatori. In particolare la sindaca di Empoli Brenda Barnini ha proposto all'Esecutivo di fare in modo che Empoli possa diventare la città pilota per la ripresa di attività didattiche in presenza.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha specificato che il Governo dovrebbe valutare con grande attenzione la riapertura delle scuole. Molto interessanti anche le dichiarazioni della sindaca di Roma Virginia Raggi, che punta sulla riapertura per luglio dei centri estivi.

Il Piemonte sottolinea la necessità di far ripartire i nidi a giugno, per avere a disposizione dei luoghi da frequentare da parte dei bambini mentre i genitori lavorano. Anche il Veneto vuole trovare una soluzione per la riapertura delle scuole dell'infanzia e dei centri estivi.

La risposta della ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina

Di parere opposto la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, che ha specificato che un ritorno a scuola ci sarà soltanto quando il quadro epidemiologico lo potrà consentire, in modo da garantire la sicurezza per tutti, per gli alunni e per il personale scolastico.

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