Scuola, si studia un piano per stabilizzare 50mila docenti precari
di Redazione
29/03/2021
Allo studio un piano per la scuola, per fare in modo di stabilizzare altri 50mila docenti precari e per evitare un vero e proprio boom di supplenze nel corso del prossimo mese di settembre. Le ipotesi allo studio da parte del Governo al momento sono diverse, ma l'obiettivo è quello di semplificare le procedure per far fronte alla richiesta del mondo della scuola. Ad affermare tutto questo sono diverse fonti di informazione, che parlano della possibilità di un piano di stabilizzazione che potrà coinvolgere almeno 50mila docenti precari della scuola.
I numeri degli insegnanti
Il prossimo anno, infatti, sarebbero necessari, per fronteggiare le esigenze della scuola, più di 60mila insegnanti. Si arriva a questo numero tenendo conto ad esempio dei posti che sono rimasti vacanti lo scorso anno e tenendo conto anche delle nuove esigenze che possono emergere nel settore scolastico. A tutto questo bisogna aggiungere anche 27.500 pensionamenti, che nel prossimo mese di settembre porterebbero ad avere un numero alto di vuoti di organico. Per questo ci si potrebbe avvicinare anche ad una cifra di 90mila insegnanti richiesti.Le ipotesi allo studio da parte del Governo
Per comprendere le possibili soluzioni che potrebbero essere prospettate per risolvere questa situazione, bisogna fare riferimento a due ipotesi allo studio. La prima consiste nello sblocco della mobilità e nell'addio al vincolo quinquennale, oltre alla possibilità di un corso che assumerà la forma di un concorso, con l'obiettivo di inserire nella scuola i precari storici. Questi ultimi potrebbero effettuare un primo anno di formazione ed essere immessi in ruolo nel 2022/2023. La seconda ipotesi potrebbe riguardare il rinvio di un anno della mobilità e la possibilità di conferma dei docenti precari nei posti che in questo momento occupano.Articolo Precedente
Si potrà bocciare a scuola quest'anno? Si attende una decisione ufficiale
Articolo Successivo
Graduatorie ATA terza fascia: cosa sono le varie modalità di accesso
Redazione