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Test sierologici per i docenti: molti fra ritardi e a pagamento

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di Redazione

02/09/2020

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Non sono affatto pochi i docenti che hanno scelto di sottoporsi volontariamente ai test sierologici, per verificare l'eventuale entrata in contatto con il coronavirus. Il problema è che questi test sierologici si stanno svolgendo in maniera molto difficoltosa, fra ritardi che hanno costretto anche alcuni insegnanti a ricorrere ad un test presso istituti privati a pagamento.

Le difficoltà per i test sierologici per i docenti

Già alcuni giorni fa si sono avute molte polemiche su questi test sierologici per i docenti e per il personale ATA. Si è scatenata una vera e propria "guerra" tra coloro che ritengono che siano dei test inutili, anche perché poco attendibili, e tra coloro che invece ritengono che sia un dovere di responsabilità sottoporsi al test. Anche alcuni personaggi famosi della TV hanno lanciato dei video che invitano gli insegnanti a sottoporsi al test. Ma ci sono delle difficoltà oggettive, infatti molte regioni non hanno ancora consegnato il kit ai medici di base e in altri casi ci sono stati dei ritardi che hanno reso impossibile effettuare il test. In certe altre situazioni sono invece gli stessi medici di base che si rifiutano di effettuare il test sierologico, perché ritengono che non ci sono le condizioni di sicurezza. Ecco perché molti lavoratori della scuola ritengono che il test avrebbe dovuto rappresentare un obbligo e non ci stanno proprio ad essere sul banco degli imputati. Alcuni ritengono anche che sarebbe stato opportuno renderli obbligatori anche per tutti gli studenti.

Le dichiarazioni del ministro della Salute sui test sierologici

A questo proposito il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato che il Governo ha deciso di non mettere l'obbligo, ma di fidarsi dei cittadini, in particolare degli insegnanti.
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