Vaccino AstraZeneca, Aifa: 'Improbabile un collegamento con i decessi'

Sulla questione del vaccino AstraZeneca sembra essersi scatenata anche nel nostro Paese una vera e propria psicosi, specialmente dopo che è stato sospeso in seguito ad alcuni casi sospetti. Sul problema è intervenuto anche il presidente dell'Aifa, Giorgio Palù, che ha rilasciato un'interessante intervista al Corriere della Sera. Palù ha cercato di ricostruire con chiarezza che cosa è successo e ha spiegato perché il vaccino AstraZeneca è stato sospeso temporaneamente sia in Italia che in altri Paesi europei.

Non ci sarebbe un nesso causa effetto con i casi dei decessi

Il presidente dell'Aifa ha dichiarato esplicitamente che sembrerebbe davvero essere improbabile che ci sia un collegamento di causa effetto diretto tra l'inoculazione del vaccino AstraZeneca e i decessi che sono avvenuti per tromboembolia. Nel frattempo il vaccino è stato sospeso temporaneamente in via precauzionale. Anche l'Italia vuole attenersi prima alle indicazioni che arriveranno a breve dall'Ema. Secondo il presidente dell'Aifa, potrebbe esserci un collegamento soltanto tra il fatto che questi problemi di salute potrebbero riguardare solo persone predisposte a sviluppare queste malattie. Tuttavia ha chiarito che tutte le autorità sanitarie nazionali stanno mettendo in campo un'azione di stretta sorveglianza proprio per intervenire rapidamente se si individuassero dei collegamenti più specifici.

Non c'è alcuna evidenza scientifica causa effetto

Secondo il presidente dell'Aifa tutto ha avuto origine da quando l'ente regolatorio tedesco ha suggerito di sospendere temporaneamente il vaccino AstraZeneca in seguito al verificarsi di sei casi di tromboembolia, due dei quali hanno portato a dei decessi. Secondo Palù, però, questi casi sono stati messi in relazione temporale con il vaccino, ma non ci sarebbe alcuna evidenza scientifica che farebbe presupporre un collegamento fra causa ed effetto.