Se ti interessa conoscere del Carnevale significato, origini e storia della festa, continua a leggere questo articolo. Ti indicheremo tutti i dettagli su un periodo di festa molto interessante. Si tratta del periodo che precede quello della Quaresima.
Quella del Carnevale è una festa che si caratterizza per la presenza di tanti colori, di dolci di vario tipo, spesso espressione delle tradizioni culinarie regionali, e di balli accompagnati anche da carri e maschere, tutti eventi che si svolgevano naturalmente prima dell’inizio della pandemia, che ha rivoluzionato anche il nostro modo di vivere le feste durante l’anno.
Tutti conoscono insomma le peculiarità del Carnevale dal punto di vista delle modalità relative ai festeggiamenti. Ma quali sono le caratteristiche di questa festa dal punto di vista storico? Qual è del Carnevale il significato?
Cosa dobbiamo sapere su questo periodo, profondamente mutato rispetto a quelle che sono le sue origini pagane? Andiamo ad esplorare tutti i dettagli sulle origini del Carnevale e sul suo significato.
Il significato del termine e le origini del Carnevale
Qual è quindi del termine Carnevale il significato? E quali sono le origini di questo periodo di festa? Non conosciamo nel dettaglio quali potrebbero essere le spiegazioni relative all’origine del termine e al significato della parola Carnevale. C’è chi sostiene che si tratti di una parola che deriva da “car navalis”, un rito di una nave sacra che viene portata in processione sopra un carro.
L’ipotesi più plausibile però interessa la possibile origine nell’espressione “carnem levare”, che vuol dire “togliere la carne”, in riferimento al digiuno successivo del periodo della Quaresima.
In ogni caso si tratta di un periodo di festa che trae le sue origini dall’antichità. In un tempo passato in particolare la festa del Carnevale faceva riferimento ai vari riti relativi alla fecondità della terra, che, dopo il riposo dell’inverno, si risvegliava per la primavera.
Una sensazione di risveglio che corrisponde proprio all’allegria del Carnevale, di una festa che viene da sempre associata al divertimento e agli scherzi, con l’opportunità di allontanare quindi il male e la negatività. Una rivisitazione delle abitudini quotidiane, quindi, per andare oltre il “sonno” dell’inverno e per aprirsi nei confronti della bella stagione.
Proprio l’elemento della risata veniva sottoposto ad una grande attenzione anche nei tempi più antichi. Pensiamo per esempio all’antica Grecia e al mito della dea Demetra, triste per la perdita della figlia Core. Quando le fu data l’occasione di ridere, ritornò a vivere.
Nell’antichità la risata aveva un ruolo molto importante, che corrispondeva all’opportunità di sconfiggere il male e la morte. Proprio il riso nella tradizione viene spesso collegato alla fertilità e risulta quindi evidente il collegamento con la festa del Carnevale, un momento per “sconfiggere il male” e andare oltre, con una grande positività, verso la rinascita. Da qui ovviamente scaturisce il significato degli scherzi che si fanno proprio nel periodo di Carnevale e del divertimento che ne deriva.
Il Carnevale nei rituali dell’antica Roma e nel Medioevo
Parlando sempre delle origini del Carnevale e del significato della festa in questione, non possiamo non fare riferimento all’origine del Carnevale, che si riallaccia anche ai rituali dell’antica Roma. Il mese di febbraio costituiva il periodo della purificazione e del passaggio dai mesi invernali a quelli primaverili.
Non possiamo trascurare nemmeno il Carnevale del Medioevo, che si contraddistingueva per un divertimento eccezionale e per la presenza di tanti scherzi.
Continuando a descrivere la storia e le usanze del Carnevale con il suo significato, non possiamo non citare il Rinascimento, un periodo durante il quale questo periodo di festa ottenne un buon successo. Infatti venivano impiegati i carri che avevano l’obiettivo di mostrare la grandezza dei nobili.
Anche in questo caso si mirava alla possibilità di effettuare dei riti per garantirsi un ottimo raccolto durante la primavera e per cercare di rendere più leggeri i giorni dedicati alla penitenza.
Il martedì grasso
Parlando della giornata del martedì grasso e facendo riferimento al significato religioso del Carnevale, non possiamo non soffermarci sul significato del Carnevale e in particolare di questa ultima giornata, che chiude il periodo di festeggiamenti. Il martedì grasso in particolare costituisce la data del termine della settimana dei cosiddetti sette giorni grassi.
Una giornata da dedicare al consumo di cibi grassi, per iniziare successivamente con il digiuno previsto per l’avvio della Quaresima, che inizia proprio nel giorno successivo al martedì grasso, in quello che viene chiamato Mercoledì delle Ceneri.
Nell’ultimo giorno del periodo di Carnevale quindi si potevano mangiare i dolci tipici del periodo e concludere i festeggiamenti, prima di dedicarsi al periodo di preghiera della Quaresima, con una durata di quaranta giorni.
Il martedì grasso nel corso del tempo ha acquistato una certa rilevanza, anche per il fatto che si tratta dell’ultima giornata del periodo di Carnevale, tanto che i festeggiamenti nel nostro Paese spesso concentrano nella tradizione proprio in questa giornata i momenti più intensi da trascorrere in allegria e nel pieno divertimento.