
Il tema spinoso delle supplenze per la scuola continua a far discutere. Infatti gli uffici scolastici stanno per completare le operazioni che consistono in quella dell’assegnazione dei posti vacanti e disponibili entro il 31 dicembre.
Ma c’è uno sguardo soprattutto rivolto al futuro, infatti in molti si chiedono che cosa succederà per il prossimo anno scolastico.
Un occhio all’algoritmo ancora per un altro anno scolastico
Il Ministero e i sindacati più volte si sono incontrati per cercare di chiarire la questione dell’algoritmo. L’obiettivo non sarebbe quello di eliminarlo, ma di migliorarne la funzionalità, in modo da eliminare possibili errori che inducono a numerosi casi di rettifica.
Ancora non si è giunti ad un accordo, ma sembra proprio che per l’anno scolastico 2023-2024 il meccanismo resterà in atto. È una situazione, comunque, ancora molto complessa, perché proprio per il funzionamento regolare dell’algoritmo deriva la possibilità di lavorare in un determinato anno scolastico anche con una supplenza lunga.
La possibilità di scegliere le 150 scuole
Questione ancora aperta e connessa all’algoritmo per il funzionamento del 2023-2024 è quella delle 150 scuole, 150 preferenze che i supplenti possono esprimere per avere la possibilità di essere chiamati a lavorare.
Su questo fronte sembrano esserci più aperture, infatti le 150 scuole varrebbero soltanto per il 2022-2023.